Protagonista unico tra i derivati suini, il prosciutto, ricavato dalle cosce posteriori, si presenta come la più alta garanzia di qualità a seguito di una stagionatura che oscilla dai 18 ai 36 mesi. Il sale marino di cui viene cosparso, insieme ad una mistura di aglio e pepe, lo rende sapido, ma non salato, di un colore rosso vivace al taglio della fetta,tenero al palato con variazioni più o meno dominanti delle parti grasse. Prodigio del gusto che avviene da secoli nello stesso modo da cui tutta la “sacralità” che si attribuisce al maiale.